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lunedì 11 aprile 2016

Renzi a Teheran per riallacciare i rapporti economici tra Italia e Iran

Sarà una due giorni all’insegna dei reciproci interessi economici quella del premier Matteo Renzi in Iran. Nella corsa all’oro iraniano l’Italia si è gettata a capofitto fin da subito, come mostrano le varie missioni a Teheran di ministri italiani. L’interesse, d’altronde, è reciproco, come ha dimostrato il presidente iraniano Hassan Rohani scegliendo proprio Roma come prima tappa del suo viaggio europeo il 25 e 26 gennaio. Renzi ha deciso di ricambiare quel primato, volando a Teheran a soli 75 giorni da quella visita di Stato e diventando così il primo capo di governo occidentale in visita in Iran dopo gli accordi legati al dossier nucleare. 

Il programma della visita parla da solo. A Teheran è previsto il meeting bilaterale con il presidente della Repubblica iraniana Rohani, con arrivo al complesso di Sadabad. Seguirà il pranzo tra Rohani e Renzi. Nel pomeriggio il premier italiano avrà due incontri bilaterali: prima con l’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, poi con la Guida Suprema Ali Khamenei. Si tratta della prima visita di un premier italiano dal 2001. L'ultimo a recarsi in questa veste 15 anni fa è stato Giuliano Amato, che incontrò l'allora presidente Mohammad Khatami.
Dopo i vertici con le massime cariche politiche iraniane, mercoledì mattina alle 9.30 Renzi parteciperà al Business Forum Iran-Italia con gli imprenditori italiani. Assieme al presidente del Consiglio ci sarà un’importante delegazione imprenditoriale, della quale farà parte anche il leader di Eni Claudio Descalzi. In concomitanza con la visita di Renzi al Forum, Saipem ha già annunciato che firmerà un altro “memorandum of understanding” con l'Iran. Sempre nella mattinata di mercoledì, poi, il rientro in Italia. Il forum degli industriali segue quello avvenuto in Italia a fine gennaio, cui aveva preso parte anche Rohani, in missione a Roma il 25 e 26 gennaio. Quel primo vertice aveva portato alla sigla di diciassette intese e all'adozione di una road map per lo sviluppo dei rapporti bilaterali tra Italia e Iran.
L’obiettivo dichiarato dell’Italia è tornare a essere il primo partner commerciale di Teheran. Oggi, nell’export verso Teheran, Roma è al secondo posto tra i Paesi europei, dietro la Germania. L’Italia, finora, si è posizionata più che bene. Nei mesi scorsi, dopo la svolta maturata con l'accordo sul programma nucleare iraniano, ci sono state diverse missioni di ministri italiani a Teheran. Il primo è stato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, seguito a stretto giro di posta dall'allora ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. A fine novembre, invece, è sbarcata a Teheran una nutrita delegazione imprenditoriale guidata dall'ex viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, mentre a febbraio si è tenuta una missione di sistema con i ministri Del Rio e Martina. Secondo Jahanbakhsh Mozaffari, ambasciatore iraniano a Roma, i buoni rapporti che da sempre legano Italia e Iran consentono ai due paesi di tornare ai livelli di interscambio "precedenti le sanzioni", quando era di oltre 7 miliardi di euro.
http://www.huffingtonpost.it/2016/04/11/matteo-renzi-in-iran_n_9659416.html

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